Senatore Francesco Boccia, ha scelto di sostenere Elly Schlein mentre i suoi storici compagni di percorso politico in Puglia aderivano alla proposta di Bonaccini. Cosa l`ha spinta a credere che il nuovo corso passava dalla deputata di Lugano?
«Elly Schlein è una forza della natura. Ha entusiasmo, empatia, coraggio, concretezza e un po` di sana follia, fondamentale per le rivoluzioni e i grandi cambiamenti. Lei rappresenta la sinistra moderna, la sinistra del XXI secolo, larga, nella società digitale di oggi ma con radici e valori solidi. Elly ha avuto la capacità di accendere la fiammella della partecipazione in un periodo di astensionismo dilagante; ha riportato la gente nelle piazze, ha riportato militanti e simpatizzanti a rianimare le assemblee. Ci sono dei momenti in politica in cui bisogna osare, mettere da parte la scelta (apparentemente) più semplice e buttarsi a capofitto, con forza e determinazione, in un`avventura nuova, entusiasmante. Schlein ha avuto la capacità di ri- creare quel legame sentimentale con il nostro popolo che, negli anni scorsi, si era spezzato».
Cosa significa la parola «rivoluzione» per questo esito congressuale?
«Significa che il Pd torna a fare la sinistra. La rivoluzione di Elly è nei fatti, nel linguaggio lontano dal politichese, nel coraggio di parlare con chiarezza di certi argomenti. Lotta al lavoro precario, salario minimo, lotta per il clima, lotta ad ogni forma di diseguaglianza, diritti sociali e civili, un`Europa più forte per affrontare il dramma migranti e arrivare ad una pace giusta nel conflitto in Ucraina. Rivoluzione vuol dire basta con i sultanati locali che, in alcune parti del Mezzogiorno, hanno tenuto il Pd sotto una cappa soffocante. Vuol dire lasciare spazio a tante persone libere e ad una nuova generazione che non dovrà mai più chiedere il permesso a nessuno».
Quando ha avuto la sensazione che la piattaforma Schlein raccoglieva oltre il recinto tradizionale del Pd e dei suoi iscritti?
«Ad ogni assemblea, iniziativa pubblica, ad ogni incontro c`era un entusiasmo sempre crescente. La voglia di rinnovamento si percepiva nell`aria. Si sono rivisti tanti giovani, ragazzi che fino a ieri si erano disinteressati della politica e che in Elly hanno ritrovato una di loro che parla lo stesso linguaggio. Si sono riavvicinate tante persone che si erano allontanate perché deluse o disilluse e in Elly hanno ritrovato una speranza; così come tanti militanti storici entusiasti di questa ventata di freschezza ma saldamente legata ai valori di sinistra».
La freddezza dei big con Bonaccini, lo scetticismo dí Gori, le battute sibilline della Boschi. Qualcuno sussurra ipotesi di scissione. Come si sterilizza questa eventualità?
«Nessun rischio scissione, il Pd sarà ancora più unito e compatto. La segretaria ha tutte le carte in regola per tenere unito il partito, rispettando le diverse sensibilità che sono, da sempre, il valore aggiunto del Pd. Questo congresso è servito a ricompattare la sinistra, come non succedeva dall`Ulivo, saremo il magnete per tutti i progressisti italiani. Non dimentichiamoci che al governo c`è la peggiore destra di sempre e solo restando uniti e compatti riusciremo a batterli alle prossime elezioni».
L`elezione di Elly è una brutta notizia più per il Terzo polo o per i grillini?
«No, è un’ottima notizia per la politica italiana. Comunque la si pensi, si è fatta la storia della sinistra italiana. Per la prima volta c`è una segretaria donna, sotto i quarant`anni, che rappresenta perfettamente il mondo che viviamo. Con il M5S e altri partiti alternativi alla destra mi auguro si possano fare battaglie comuni in Parlamento, a partire dal salario minimo. Con Elly Schlein alla guida del Pd il governo avrà un`opposizione che gli darà del filo da torcere. Su lavoro, lotta alle diseguaglianze, difesa del pianeta, scuola e sanità pubblica, immigrazione e ruolo dell`Europa li incalzeremo ogni giorno».
Capitolo alleanze. Le amministrative sono alle porte.
«Dal 2020 al giugno 2022 il Pd ha vinto tutte le elezioni amministrative e regionali con un`alleanza larga sui territori; poi a luglio 2022 il black out che ci ha portato alla sconfitta del 25 settembre. Direi ripartiamo da lì, unendo la sinistra e allargando a tutti i movimenti che si ritrovano nei valori progressisti. Uniti si vince, divisi ci ritroviamo Giorgia Meloni a Palazzo Chigi».
Cosa cambia in Puglia con questa sconfitta congressuale di Decaro e Emiliano?
«In Puglia abbiamo sempre lavorato nella prospettiva della crescita della Regione nel contesto italiano e internazionale e per l`unità nel Pd dopo i congressi nel rispetto delle posizioni e delle scelte di ciascuno. Il bene della Puglia viene prima dei destini dei singoli. Abbiamo fatto una scelta unitaria su Domenico De Santis e lavoreremo insieme per rafforzare il Pd in vista dei prossimi appuntamenti. Ma una cosa deve essere chiara anche in Puglia come nel resto del Mezzogiorno: non consentiremo nel partito gestioni personali sganciate dalle indicazioni politiche, culturali ed etiche della segreteria Schlein. Si terrà conto del messaggio politico dell`elezione nazionale della segretaria. Il vento del cambiamento è soffiato forte anche in Puglia, i sostenitori della mozione Schlein hanno fatto un lavoro straordinario a mani nude e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Non si potrà non tenerne conto».
Che farà Boccia nel nuovo percorso della segreteria del cambiamento?
«Se c`è una cosa che ci hanno insegnato queste primarie è che oggi, con Elly Schlein segretaria, è nato un nuovo Pd. Tocca a questa nuova generazione di ragazzi e ragazze assumersi la responsabilità di guidare il partito. Ognuno di noi deve mettere a disposizione la propria esperienza, è molto bello vestire anche i panni dell`allenatore in campo».