Boccia: Meloni venga in Aula ,con diretta tv maggioranza salva faccia Richiesta condivisa con tutte le opposizioni
“Le opposizioni unite continuano a chiedere la presenza del presidente del Consiglio che continua a non venire in Parlamento, qui in Senato un premier time manca da un anno e mezzo, siamo a metà legislatura e la presidente è venuta una volta sola. E’ molto grave. L’abbiamo ribadito in maniera unitaria che vogliamo sottoporre al presidente del Consiglio una serie di quesiti a partire da quello sulla vicenda Almasri”. L’ha detto il capogruppo del Pd al Senato, Francesco BOCCIA, parlando accanto ai colleghi delle opposizioni al termine della conferenza dei capigruppo. BOCCIA ha confermato che domani sul caso del generale libico riferiranno in aula i ministri Nordio e Piantedosi sottolineando che “verranno con 15 giorni di ritardo” rispetto i fatti e creando per questo “grande imbarazzo”. Al Senato l’informativa verrà trasmessa però – viene sottolineato – in diretta tv: “Evidentemente la maggioranza ha preso atto che era molto imbarazzante dire ‘no’ a metterci la faccia, almeno nella discussione”

Boccia: Governo chiederà voto di fiducia, è grave ‘Il ministro Ciriani lo ha anticipato ai capigruppo’
Sul decreto Milleproroghe, che la prossima settimana dovrebbe essere esaminato dall’aula del Senato in prima lettura, verrà posta la questione di fiducia. A riferirlo è stato il capogruppo del Pd, Francesco BOCCIA, riportando quanto anticipato dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, nella conferenza dei capigruppo. Il provvedimento, ora al vaglio della commissione Affari costituzionali, va convertito in legge entro il 25 febbraio. “Contestiamo anche la richiesta preventiva di fiducia che oggi il ministro Ciriani ha posto all’attenzione dei capigruppo perché è grave – ha detto BOCCIA – non abbiamo ancora cominciato a votare gli emendamenti e dentro il Milleproroghe ci sono alcuni dei temi su cui noi contestiamo il governo. Mi riferisco all’energia, alle bollette, alle questione sociali a partire da salari e sanità. E ci sono una serie di emendamenti che le opposizioni hanno presentato in maniera unitaria che non hanno ancora avuto risposta. Ma temiamo che sia l’ennesima fiducia che mettono su di loro perché sono divisi e non vogliono discutere.

Boccia (Pd), sono divisi, ipotesi Aula Senato a marzo.
Il Ddl Sicurezza dovrebbe approdare in Aula al Senato all’inizio di marzo, secondo quanto appreso al termine della conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama, ma compatibilmente con la fine dei lavori in commissione. “Sul ddl Sicurezza sono chiaramente divisi, con la Lega che non vuole che si tocchi l’impianto di quel provvedimento pessimo e folle che abbiamo contestato e continueremo a contestare in Parlamento e nel Paese, mentre ci sono i rilievi del Quirinale che vanno accolti e c’è una divisione molto chiara tra Lega e FdI e Lega e FI. Da questo punto di vista noi non arretreremo di un solo metro e continueremo a dare battaglia”, ha detto il capogruppo dem Francesco Boccia uscendo dalla riunione.


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