“Che Calenda interpretasse la politica
come mercimonio e’ noto da tempo ed e’ sempre piu’ evidente che
sentendosi una sorta di Giovanni delle Bande Nere, quando scopre
sui territori di essere solo un piccolo mercenario dei Parioli,
perde la pazienza e somma agli insulti quotidiani la
falsificazione della realta’. Vorremmo ricordargli che la
Puglia, che dice di essere stata frenata in questi anni, e’ la
Regione del sud cresciuta piu’ della media italiana e anche nel
primo semestre 2022 la Puglia e’ al +5,6% di Pil con l’Italia
del draghismo spinto, a cui il leader dei Parioli si ispira, che
e’ al 3,4%”. Cosi’ Francesco Boccia, senatore PD e responsabile
Regioni e Enti locali della Segreteria nazionale. “Almeno per
questo dovrebbe avere l’intelligenza di non toccare temi come la
crescita o lo sviluppo. Chiarito il minimo sindacale di verita’
– prosegue – gli ricordiamo che se pensa con i suoi ‘compagni di
ventura’, un piccolo esercito di mercenari con i nuovi arruolati
in Puglia freschi di cambio di casacca, di cambiare il corso
delle decisioni degli elettori si sbaglia di grosso. In Puglia
due anni fa abbiamo vinto le elezioni nettamente e con Azione
non pervenuta. Completeremo il lavoro iniziato nel 2020 nel
2025, come da mandato popolare, nonostante le sue incursioni. Se
oggi pensa di entrare in Consiglio attraverso i mercenari deve
sapere che la porta della maggioranza e’ sbarrata. L’alleanza di
centrosinistra e’ autosufficiente grazie al voto degli elettori
pugliesi e porteremo avanti con maggior determinazione le
politiche di innovazione, quelle di sviluppo sostenibile e la
lotta alle diseguaglianze che faranno crescere ancora di piu’ la
Puglia, nonostante le speranze nefaste di Calenda. Poi, quando
vorra’ confrontarsi davvero sulla storia dell’Ilva e della
citta’ sa dove trovarci: tra la gente a Taranto, in piazza e per
strada, come sempre e’ accaduto da quando la citta’ prima nel
2006 con il dissesto e poi nel 2012 con le inchieste giudiziarie
sui reati ambientali, e le conseguenze industriali, ha sempre e
solo trovato dalla propria parte la politica dalla schiena
dritta, che non piega la testa di fronte agli interessi di
pochi”, conclude.