“Il rallentamento dell’economia italiana è certificata dai 350 milioni di ore di Cig, il 23,3% in più. Non c’è uno straccio di politica industriale. In due anni il lavoro è stato precarizzato, con il no al salario minimo, liberalizzando i contratti a termine, alzando il tetto dei voucher e della somministrazione, che prima era al 30%. Privatizzano tutto: sanità, scuola, trasporti, welfare. Noi vogliamo un’Italia sempre più europea e un’Europa con difesa e debito comuni, ma vogliamo la chiara presenza dello Stato nelle infrastrutture primarie, l’opposto di quello che sta facendo la destra”. Lo ha detto in Aula il senatore Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd.
“Fanno una manovra per tirare a campare – ha continuato Boccia – fragile, di corto respiro, inefficace per rilanciare la crescita, iniqua. Sanno solo dividere il Paese, che è già fragile e spaventato. Ci troviamo di fronte a una leader di partito più che di governo. Con l’Autonomia mettono il Nord contro il Sud, gli studenti contro i poliziotti, gli evasori contro chi paga le tasse, gli italiani contro i migranti. I buoni e i cattivi. Non fanno nulla per i giovani. La verità è che non governano, comandano con la forza dei numeri, vivendo alla giornata in un continuo scambio di potere, e dividono il Paese”.


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