“Quando legiferiamo dobbiamo sforzarci sempre di pensare al bene collettivo e al Paese, rispettando le parole scolpite sulle pareti di Palazzo Madama e di Montecitorio e di tenere alta la dignità di queste aule, a partire dal principio fondamentale scolpito nella nostra Costituzione: la separazione rigorosa tra i poteri dello Stato. Quello legislativo da quello esecutivo, il quale ogni tanto lo dimentica e dice al Parlamento cosa deve fare in un perimetro che per fortuna il Presidente della Repubblica ogni tanto ci ricorda. E poi c’è il potere giudiziario. Vorrei dire al presidente Renzi e a tanti colleghe e colleghi di sforzarsi di compiere fino in fondo il proprio impegno in quest’Aula evitando di personalizzare le vicende che attraversano il processo legislativo, perché personalizzare le norme e le leggi significa fare ulteriori danni rispetto ai tanti già fatti nel passato recente. Il mio appello ai colleghi è quindi di parlare in maniera oggettiva dei temi e di tenere sempre conto, nell’esprimere il voto, se quel provvedimento su cui ci stiamo esprimendo migliora o peggiora la vita degli italiani, non la propria, provando a capire al termine di questo processo, se abbiamo svolto il nostro dovere. Io mi sforzo di farlo sempre, non sempre sono soddisfatto, ma mi sforzo sempre di pensare alla condizione migliore possibile per il Paese e non alla mia condizione. Questo indipendentemente dai torti e dalle ragioni che ognuno può avere e che deve portare nelle aule apposite e non in questa, per far sì che la separazione dei poteri venga sempre rispettata, anche quando non si è d’accoro”. Lo ha detto il senatore Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd, parlando in Aula sul ddl Nordio. “I sindaci del Pd – ha proseguito Boccia – la pensano esattamente come i gruppi del Pd e come il Pd. Avere strumentalizzato alcune dichiarazioni pubbliche di singoli amministratori che sono stati condizionati dalle proprie vicende personali è scorretto e poco opportuno rispetto ai nostri doveri, necessari per assicurare un processo legislativo dignitoso e all’altezza della sfida. Per questa ragione mi auguro si discuta del merito di un provvedimento che è pasticciato, e penso la discussione generale abbia dato conto delle valutazioni di tutti i partiti di opposizione, a parte gli ex partiti del Terzo polo, che ora sono due, e che sostengono tesi che anche la presidente Bongiorno si sforza di tenere insieme, e che lei stessa ha contestato”.


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