“Le candidature non diventino un rodeo. Bisogna restare tutti dentro con idee diverse, questa è la forza del PD. Giorgio Gori che come amministratore stimo, sbaglia di grosso nel metterla così perché alimenta fratture tra posizioni diverse che invece devono essere la vera ricchezza di un partito di massa progressista. Ogni candidatura arricchisce il dibattito e rafforza il PD. La differenza tra noi e i partiti di proprietà di qualcuno è che tra noi c’è un confronto poi si decide e, maggioranza e minoranza interna, si va tutti nella stessa direzione”. Lo dice interpellato dall’ANSA Francesco Boccia, responsabile enti locali del PD. “I sostenitori non si trasformino in ultras e la fase costituente sia vissuta per quello che è: una fase di apertura”, aggiunge. “Un’unica preghiera – continua rivolto ai suoi colleghi di partito -: parliamo di quello che vogliamo fare per l’Italia e di come vogliamo farlo. Chi divide il PD tra amministratori locali e non, dimentica che amministriamo la maggior parte dei comuni italiani da sempre e veniamo quasi tutti da esperienze locali. Anche per questo gli ultimi due segretari eletti con le primarie, RENZI e Zingaretti, che hanno guidato il partito per 7 dei 15 anni di vita, erano uno sindaco e l’altro presidente di Regione. Evitiamo la propaganda stucchevole e concentriamoci sul partito che vogliamo con il contributo di tutti e rispettando anche i pensieri più distanti da ognuno di noi”.


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