“Ragazzi non chiedete mai il permesso per fare le battaglie politiche in cui credete. Le cose cambiano quando gli schemi precostituiti saltano e, spesso, saltano o per l’innovazione, il progresso e la ricerca o perché le nuove generazioni non ci stanno più e rompono gli schemi. E spesso da schemi rotti vengono fuori grandi conquiste, anche nella ricerca, le due cose si tengono. Nella politica di oggi oltre a far diventare la difesa del pianeta, i diritti umani, civili e sociali un punto fermo anche della nuova visione economica, serve rafforzare sempre più la credibilità degli eletti nelle istituzioni. E questo è un punto fermo dell’impegno della Segretaria nella vita politica italiana. Ha sempre fatto quello che ha detto e voi lo sapete: dal no all’autonomia messo nella mozione congressuale, la battaglia per la sanità pubblica, fino al no al terzo mandato, così come il superamento del Jobs Act e la grande mobilitazione per il salario minimo. La lista è lunga di cose dette durante il congresso e poi fatte con grande coerenza e determinazione. E chiedere le primarie per i parlamentari proprio alla Segretaria nata dalle primarie mi sembra un esercizio superfluo. Piuttosto, mi auguro che chi, in passato, ha votato o sostenuto, dentro e fuori il Parlamento, quella pessima legge elettorale che oggi tutti contestiamo come il Rosatellum che si sommava ad altre amenità spacciate per riformismo, possano mantenere una forte determinazione nello sfidare la destra sul terreno dell’introduzione delle preferenze, così non ci sarà nemmeno bisogno delle
primarie per i parlamentari”. Così Francesco Boccia, presidente dei Senatori del Partito Democratico, oggi a Melpignano (Lecce) per la chiusura della scuola di formazione politica “Mimì Ranieri”, organizzata dal PD Puglia.


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