“La Nadef è un bluff”
“Dal 28 Aprile scorso denunciamo che il primo DEF del Governo Meloni, approvato in pompa magna dalla maggioranza promettendo interventi mirabolanti su fisco, con flat tax di ogni tipo, ponte sullo stretto e interventi per il lavoro, era pieno di previsioni sbagliate e incompatibili con la vita reale. Soprattutto per un governo che litiga con tutti in Europa, vive alla giornata e propone al Parlamento solo provvedimenti propaganda. Denunciamo da tempo quello che è stato confermato dalla Nadef e dalla relazione del ministro Giorgetti che la accompagna. Molto preoccupante è il saldo programmatico che passa da +0,3 a -0,2 dimostrando ancora una volta la scelleratezza della destra al governo. Svuotano le casse e quando si presenteranno ai mercati sarà inevitabile pagare un costo ancora più alto del debito. Non cambiano mai: prima pasticciano, sfondano i conti e poi gridano ai complotti sullo spread che aumenta per colpa loro. Oltre il 60% della manovra, 15 miliardi, sarà fatta in deficit. Dicevano che il 3,7% di deficit non lo avrebbero toccato, siamo arrivati al 4,3 e forse non basterà. E si rimanda al 2026, sulla carta, per riportare i conti in ordine.
Il taglio del cuneo fiscale, che servirebbe strutturale, è confermato solo per 2024 e non aumenta, così come chiede il Pd per fronteggiare la diminuzione del potere d’acquisto dei salari. Cala la spesa per la sanità pubblica di due miliardi, ignorando le nostre richieste e smentendo lo stesso ministro Schillaci.
Alla base di questi numeri c’e una previsione di crescita dell’1,2 del tutto ottimistica rispetto a tutte le analisi e un piano di privatizzazioni, che prevede 20 miliardi di entrate, del tutto virtuale visto che nessuno conosce gli asset e le strategie industriali del governo Meloni in quei comparti. Una manovra senza respiro e senza la parola crescita: non si taglia la spesa, non si fa lotta all’evasione. Le prospettive economiche sono totalmente nebulose. E su tutto questo resta l’incognita della gestione del PNRR che il governo stima possa influire positivamente sul Pil mentre in parallelo cancella le riforme su cui poggiava. La verità è che la Nadef conferma che la manovra è un pericoloso bluff attuato per rendere veritiera la continua propaganda politica che intendono portare avanti a scapito dell’Italia fino alle elezioni europee”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.


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