“Durante l’esame dell’ultima legge di
bilancio, il Pd in Aula ha fortemente e duramente contestato il
ritorno dei tagli lineari previsti dal governo Meloni ma, mentre
lo denunciavamo, la destra abbassava lo sguardo. E oggi ci
ritroviamo con i comuni che saranno costretti a subire tagli per
centinaia di milioni e ad essere colpiti saranno, soprattutto,
quegli enti locali che hanno avuto più risorse dal PNRR, e le
hanno spese in maniera opportuna. Per quanto riguarda le risorse
del Pnrr il governo non può rivendicare i risultati dei bandi,
quella è soltanto attività amministrativa obbligatoria nei
confronti degli enti locali. Le risorse sono state erogate
dall’Ue a fronte di programmi e missioni concordate. Restano i
tagli fatti dal Governo nei confronti dei comuni per il loro
concorso alla finanza pubblica. Non si possono mettere insieme
due argomenti del tutto differenti, PNRR e tagli, per
giustificare o minimizzare l’azione del governo contro i comuni.
È il solito gioco della destra: adesso provano a rigirare la
frittata, scaricando gli uni sugli altri la responsabilità di
questo ennesimo schiaffo agli enti locali, ma tutti i sindaci, a
partire da quelli di centrodestra, sanno che stanno mentendo
spudoratamente. Il PNRR è diventato il bancomat della presidente
Meloni, mentre i ministri Fitto e Giorgetti continuano a litigare
e smentirsi a vicenda. Sul Pnrr si vantano di risultati mai
raggiunti se non quelli di mettere in pratica un percorso avviato
nella scorsa legislatura. Il problema è come intendono, adesso,
gestire il deficit e chi andranno a colpire i loro tagli. Ma
quando chiediamo spiegazioni alla maggioranza, proprio come fatto
sul DEF, sentiamo solo silenzio. O per vergogna o forse perché
aspettano ordini dal governo su cosa dire. Anziché ridurre le
diseguaglianze utilizzano il Pnrr per coprire i tagli lineari. È
inaccettabile”. Così Francesco Boccia, presidente dei senatori
del Pd, arrivando a Rovigo per un incontro con le parti sociali
nell’ambito delle iniziative elettorali in vista delle elezioni
europee dell’8 e 9 giugno.