Francesco Boccia, avete protestato per l`iniziativa del ministro Piantedosi, ma non era scontata?
«No. Guardiamo ai fatti: c`è una consigliera comunale, accusata dì essere il punto di riferimento di una rete criminale, che è stata eletta con il centrodestra e che quando ha commesso quei reati, secondo gli inquirenti, faceva votare un sindaco di centrodestra, oltre che sé stessa. Dopo due anni è passata dall`altra parte. Peraltro il procuratore Rossi ha sottolineato che il sindaco Decaro e l`amministrazione comunale non c`entrano nulla. Per questa ragione trasformare una vicenda che riguarda alcune persone che hanno responsabilità penali individuali in un caso giudiziario che riguarda la città di Bari è inaccettabile».
Il governo però ha già sciolto una quindicina di comuni anche di centrodestra…
«Intanto non mi risulta che si sciolgano consigli comunali per un`inchiesta che riguarda persone che non hanno rilevanza nell`attività dell`amministrazione comunale. Le città sciolte avevano o sindaci arrestati, come nel caso di Foggia, che qualcuno ha impropriamente paragonato a quello di Bari, o amministratori che partecipavano attivamente a riunioni con esponenti di organizzazioni criminali. Quello che sta accadendo è una vergogna».
Addirittura…
«Non è normale che a 24 ore dagli arresti avvenuti il 26 febbraio, parlamentari pugliesi di centrodestra assieme a due esponenti di governo, il vice ministro della Giustizia Sisto e il sottosegretario alla Salute Gemmato, siano stati i promotori di un vertice politico di parte al Viminale su un`amministrazione di diverso colore. Mai vista una cosa del genere in vita mia. Poi penso che noi siamo il centrosinistra e quindi difendiamo sempre l`integrità delle istituzioni e perciò voglio dare credito a Piantedosi che ha detto che la commissione che ha nominato è a tutela e garanzia dell’amministrazione>
C’è chi dice che Decaro abbia esagerato.
«Le lacrime di Antonio sono le lacrime della Bari perbene, della Bari con la schiena dritta. Bari è una città che sta vivendo una fase di grande crescita. Vent`anni fa ero assessore all`economia nella prima giunta Emiliano con Decaro assessore ai trasporti e Bari veniva da un lungo periodo di governi di destra ed era chiamata Scippolandia. Ora è un modello in Italia. I baresi oggi si sentono feriti e umiliati per quello che sta succedendo».
La vicenda influirà a Bari sulla campagna elettorale?
«E evidente che il disastro è stato già fatto. Io non critico mai le azioni delle istituzioni e non farò mai l`errore della destra che travalica i confini tra i diversi poteri dello Stato, però ora, dopo quello che è successo, si farà fatica a tenere la campagna elettorale sui binari del merito delle cose. Peraltro vorrei far notare che il consiglio comunale è in via di scioglimento visto che si vota a giugno, perciò questo provvedimento appare ancor più fuori luogo».
Decaro critica i trasformismi: è un`allusione a Emiliano visto che i due consiglieri di destra ora fanno capo a lui?
«Io non so a chi facciano capo. So che è sempre un errore acquisire eletti di centrodestra. Dopodiché voglio sottolineare che Emiliano e Decaro hanno dato lustro alla città di Bari, lavorando insieme».
Questa vicenda rischia di essere strumentalizzata da destra, ma anche da sinistra. E dai 5 Stelle che non vi fanno sconti…
«Questa vicenda si trasformerà in un boomerang politico per chi ha pensato di strumentalizzarla. Lo dico sia a destra che a sinistra: nessuno deve speculare. Comunque la reazione civica della città di Bari a questa vicenda la si vedrà domani a piazza del Ferrarese. Il Pd avrebbe dovuto tenere una sua assemblea, ma giustamente si è deciso di trasformarla in una grande iniziativa pubblica a cui parteciperà tutta la città. Lì si vedrà che la Bari perbene sta dalla parte di Decaro».
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