“Con la legge di bilancio, il governo giallo verde ha messo in campo misure come l’ecotassa sul diesel e come gli incentivi per le auto elettriche, senza avere alcuna strategia nazionale per il settore dell’Automotive, in grado di affrontare gli impatti negativi sia a livello produttivo che occupazionale delle decisioni assunte. Un atteggiamento improvvisato, incompetente e pericoloso, confermato dalla risposta del ministero dello Sviluppo economico ad una mia interrogazione nella Commissione Industria del Senato”. Lo dice la senatrice del Pd Paola Boldrini che sottolinea come “il combinato disposto delle due misure penalizza Fca in Italia, a tutto vantaggio delle produzioni estere, con un impatto drammatico sui posti di lavoro e anche sulla capacità di innovazione nel nostro Paese, presente e futura”.
“Con un’interrogazione presentata a dicembre e sottoscritta da molti senatori dem – spiega Boldrini – sulla scorta di quanto già avvenuto nella mia regione, l’Emilia Romagna, chiedevo al ministero dello Sviluppo Economico di istituire un tavolo nazionale per l’Automotive per assumere le misure necessarie ad arginare l’impatto negativo sull’occupazione E degli interventi contenuti Nella legge di Bilancio, visto che Fca ha annunciato la revisione del proprio piano industriale. La risposta è stata incentrata su una serie di interventi spot consistenti in accordi per l’innovazione e interventi di Cassa integrazione. La necessaria convocazione di un tavolo nazionale per l’Automotive, che al Mise coi passati governi si riuniva periodicamente, viene ritenuta solo ‘possibile’. Siamo di fronte al vuoto assoluto. Innovazione e tutela ambientale sono obiettivi che condividiamo, ma che vanno perseguiti garantendo alle imprese sostegno nella riconversione e per l’innovazione, mentre si chiude Industria 4.0. Servono una visione lungimirante e una strategia di sistema che invece sono del tutto assenti. Siamo molto preoccupati – conclude Boldrini – e insieme a noi tutti i dipendenti del gruppo Fca e le imprese dell’indotto”.


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