“Si è avviato positivamente il nostro congresso. Alla fine di questo processo ci sarà un partito adeguato che potrà fare un’opposizione all’altezza del momento. Ci sono diverse candidature sul tavolo, altre si paleseranno. Quello che è importante è avere un progetto in testa per dare un futuro al centrosinistra. Ci siamo scollati dal mondo reale, dobbiamo tornare ad essere un punto di riferimento di tutte le persone che lavorano e che cercano dalla politica delle risposte e non delle fumisterie politiche”. Enrico Borghi, senatore del Pd, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus “Quando si perde – ha detto Borghi – la colpa è di chi ha fatto degli errori e mi assumo anche io la responsabilità. Ci sono stati due errori: il primo è non essere riusciti a chiudere una politica delle alleanze, la destra ha vinto perché ha saputo sommare i partiti. Se ci fermassimo all’aritmetica la somma dei partiti all’opposizione è superiore a quella dei partiti di destra. Certo non si tratta di una questione di aritmetica”. Sulla competizione tra Schlein e Bonaccini Borghi aggiunge. “Spero che non diventi un’operazione macchiettistica o manichea. Ci sono opzioni diverse in campo e gli elettori alle primarie faranno la loro scelta. Il tema è avere un pensiero forte, un pensiero un po’ più lungo, recuperando anche il senso della dimensione storica internazionale. Nessuno nelle proprie analisi parte dal fatto fondamentale che stiamo vivendo un periodo di guerra, che è una guerra tra modelli di Stato: democrazie a autocrazie”.


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