“Oggi, nel ricordo di quella giornata
in cui Sandro Pertini a nome del Cln Alta Italia lanciò
l’insurrezione, in questa Val d’Ossola che è terra di libertà
per eccellenza, ricordiamo la nostra Liberazione. La libertà è
un diritto naturale di ciascuno, anche se oggi in Ucraina e in
molte parti del mondo viene negata in radice. La Liberazione è
un’azione, un moto dell’anima e del corpo, una attività di un
popolo che vuole riprendersi quella libertà che gli era stata
tolta. Per questo è giusto festeggiare la Liberazione. E a chi
dice che l’antifascismo non è in Costituzione, oltre a
rileggersi le disposizioni finali, dico di venire qui in
Ossola”. Così il senatore del Pd e membro del Copasir Enrico
Borghi, intervenuto alla manifestazione per il 25 aprile a
Domodossola.
“Scoprirebbe – aggiunge – che la nostra Costituzione è stata
scritta col sangue dei martiri di Fondotoce, di Megolo, di
Goglio, della Valgrande. È stata scritta con il sudore dei
partigiani su queste balze, degli operai che difesero le
fabbriche, delle donne che nascosero i fuggiaschi. È stata
scritta con le lacrime delle mamme che fecero partire da qui
centinaia e centinaia di bambini per mandarli in Svizzera,
profughi (ci dice qualcosa questa parola?) per fuggire al
terrore delle SS e dei repubblichini. Qui è stata scritta la
Costituzione. Che è di tutti e per tutti, perché di tutti e per
tutti è stata la Liberazione”.


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