“Questo garantismo a targhe alterne

denota un doppiopesismo che non si confà a chi deve guidare il

Paese”. Lo ha detto il senatore e responsabile sicurezza del Pd,

Enrico Borghi, commentando le parole della premier Giorgia

Meloni sul Qatargate. “E’ una caduta di stile – ha aggiunto – Il

primo ministro è anche capo di un partito italiano ed europeo e

non riesce a scindere questo ruolo da quello istituzionale.

Tutto questo denota ancora una volta il limite vero di questa esperienza di governo: Meloni non è capace di staccarsi dai

blocchi di partenza di una politica legata all’esperienza di

fazione e non istituzionale”. Rispetto a una questione così delicata – aggiunge BORGHI – ci sarebbe bisogno di riconoscere, cosa che lei non ha fatto, che il Pd ha subito assunto e in autotutela dei provvedimenti di garanzia, ancorché gli indagati non riguardino in alcun modo il Pd. Meloni ritiene di poter concionare sentenze, tacendo che un esponente autorevole di Fi, l’ex sottosegretario Antonio D’Alì, solo pochi giorni fa è stato condannato in concorso esterno in associazione mafiosa”.


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