“Il #DAP ha risposto, in via formale, precisando che le intercettazioni rese note in Parlamento da #Donzelli sono “dati non divulgabili e non cedibili a terzi”. #Donzelli e #Delmastro hanno mentito al Paese. Nordio e Meloni, cosa aspettate ancora per farli dimettere?” Così su Twitter il senatore del Pd Enrico Borghi, membro del Copasir.“La destra dice che il caso è chiuso. Il caso è chiuso perché Delmastro ha mentito al paese e perché Donzelli in aula ha utilizzato in aula alla Camera dei documenti che non poteva utilizzare. Per questo motivi si devono dimettere entrambi. E il tentativo tra l’impacciato e l’imbarazzato del ministro Nordio di dare copertura a entrambi deve essere svelato. Nordio ieri sera nel suo comunicato ha  citato  la  legge 124 del 2007, la legge sul segreto di stato, prerogativa che può porre solamente il Presidente del Consiglio. Ma il tema del segreto di stato sulle informazioni del Dap non esiste. Quindi è pleonastico parlare di segreto di stato quando non è mai stato apposto. Il punto è che il Dap ha scritto che le informazioni che sono state trasmesse non potevano essere diffuse e trasmesse. E chi lo ha fatto si è assunto una grave responsabilità prima di tutto nei confronti di chi quelle informazioni ha acquisito, che dovrebbe essere messo in sicurezza e invece così viene esposto. E poi si conferma il fatto che quelle informazioni che erano nell’esclusiva disponibilità dei vertici di Via Arenula sono state trasmesse impropriamente e utilizzate in maniera non conforme da un parlamentare che in aula le ha utilizzate per dire che il Pd è colluso con il terrorismo e con la mafia. Di questo si deve parlare. Tutt’altra questione è quella del 41bis, così come tuu’altra questione è quella della sicurezza, e noi dobbiamo stare attenti su questo a non fare diventare Cospito il Bobby Sands italiano, cioè il simbolo intorno a cui la galassia anarchica si compatta. Su questo sarebbe servita meno ideologia e più pragmatismo. Se si fossero seguite le indicazioni, che venivano anche da alcune parti della maggioranza, di trasferirlo prima di Natale, Cospito non sarebbe diventato un simbolo”. Così a Sky questa mattina il senatore Enrico Borghi, membro Pd del Copasir.

 


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