“Oggi ho partecipato a Domodossola alla cerimonia per il ‘Giorno del Ricordo’. Nel mio intervento, ho sottolineato come sia un dovere per ciascuno di noi ricordare la terribile esperienza delle foibe e dell’esodo istriano, fiumano, giuliano e dalmata. Quando nazionalismo e totalitarismo si incrociano, il risultato è una miscela d’odio fanatico che subordina la persona a un disegno di egemonia. E di questo terribile meccanismo sono i più deboli (i civili, i bambini, le donne come Norma Cossetto che oggi abbiamo ricordato) che ne pagano le conseguenze più pesanti”. Lo dice il senatore del Od Enrico Borghi.
“È accaduto ieri sul fronte orientale e Adriatico italiano – prosegue Borghi – accade oggi in Ucraina. Il nostro ‘mai più’ deve nascere da questa consapevolezza: che il ricordo è esercizio per sottrarci dall’indifferenza e dalla pigrizia”.


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