Mozione Pd al Senato

“Il governo decida al più presto la rimozione dell’App TiKTok da tutti i dispositivi governativi alla luce degli evidenti rischi per la sicurezza dei dati ivi contenuti, sanando così il pericoloso ritardo che l’Italia ha accumulato rispetto alle decisioni assunte dalla Commissione europea e da numerosi altri Paesi”. A chiederlo con una mozione, sottoscritta da molti senatori dem, è il senatore del Pd Enrico Borghi, componente del Copasir.
“Nonostante le scelte attuate dagli altri Governi, nonché dalla Commissione europea – spiega – al momento per i dipendenti della pubblica amministrazione italiana non è prevista alcuna rimozione dell’App. Lo ha precisato lo stesso ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, intervenendo al convegno per i 18 anni del Codice di amministrazione digitale lo scorso 8 marzo, nel corso del quale ha chiarito come il divieto di utilizzo di TikTok non spetti al Ministero”.
“E – aggiunge Borghi – in netta contrarietà rispetto alle decisioni assunte dalla Commissione europea si era precedentemente espresso il Ministro delle Infrastrutture e vice Presidente del Consiglio, Matteo Salvini, che in un post su Twitter aveva scritto: “In merito al blocco di TikTok io sono perplesso e contrario ad ogni tipo di censura, in una società liberale prima di arrivare a blocchi radicali bisogna riflettere bene. A Bruxelles stanno già pensando a mettere il bavaglio a TikTok. Io sono sempre e comunque a favore della libertà di pensiero””.
“Il fatto che il Governo italiano non abbia ancora assunto alcuna decisione in merito – conclude Borghi – stride fortemente con le scelte attuate in sede europea e dai maggiori governi occidentali ed, inoltre, rischia di esporre a rischi dati sensibili delle istituzioni del Paese o ancora delle infrastrutture strategiche utilizzate nei diversi contesti internazionali con pesanti ricadute in termini di sicurezza nazionale”.


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