“Il Partito Democratico è davanti ad un salto di fase. L’affermazione di Elly Schlein, legittimata come nostra segretaria dal voto delle primarie, è una prova di una nuova cultura, che si affianca alle culture originarie che hanno dato vita al Pd. Aldo Moro ci ha insegnato che non bisogna aver paura dei ‘tempi nuovi che si annunciano’, ma che occorre coniugarli politicamente'”. Lo dichiara il senatore Pd Enrico Borghi, della direzione del partito. “Questa è la sfida che abbiamo di fronte, ed il banco di prova di questa stagione: se riusciremo a fare sintesi politica, e dare corpo e sostanza alla speranza accesa nelle primarie evitando che si trasformi in effimera declamazione, sapremo costruire una alternativa nel Paese a questa destra al governo che sta dando cattiva prova di sè”. “Se questa cultura nuova, formata nelle primarie, sarà in grado di fare sintesi con la cultura più istituzionale che noi rappresentiamo, abbiamo la chiave per un Pd moderno e competitivo. E in questo, con lealtà e senza reticenza, siamo pronti a lavorare con la nostra segretaria e con il nostro presidente. Non ci devono spaventare le differenze: negli Stati Uniti Biden è nello stesso partito con la Ocasio Cortes, con Bernie Sanders e con Hillary Clinton. E’ dalla capacità di sintesi e di azione politica che discende la capacità di affermarsi nel concreto, nella società. La mia presenza nella direzione nazionale del Partito, per la quale ringrazio chi ha avuto fiducia nel sottoscritto, vuole essere un contributo nella direzione di questa sintesi, guardando al futuro”


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