“La visita di Meloini a Kiev risponde a due questioni, una di carattere istituzionale: è la conseguenza di un atto assunto dal Parlamento, con una maggioranza molto ampia, per proseguire col sostegno alla resistenza all’Ucraina”. Lo ha detto il senatore e responsabile sicurezza PD, Enrico Borghi, a SkyTg 24. “Il secondo è politico, e avviene nel solco di una rivendicazione atlantista che, non a caso, viene rimarcata nel quadro di una maggioranza piuttosto claudicante da questo punto di vista. Non a caso Zelensky si è subito infilato, portando agli onori del mondo la contraddizione interna che esiste nella coalizione di destra centro, con le note posizioni di Berlusconi e con le posizioni che hanno visto la recrudescenza della Lega, penso alle dichiarazioni di Romeo, che parla di esigenza di evitare una deriva di propaganda bellicista, che è un segnale in codice al GOVERNO che sta sostenendo”.


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