Bisogna evitare “il rischio di essere giacobini, e pensare di risolvere il problema tagliando la testa delle persone invece che cambiando il sistema”. Lo ha detto il senatore e responsabile sicurezza del Pd, Enrico Borghi, a L’Aria che tira, su La 7, parlando del Qatargate. “Il tema è come introduciamo degli anticorpi nel sistema italiano. C’è un sistema dei partiti ormai sganciato dalla realtà. Incominciamo ad avere degli strumenti, cioè i partiti, che immergano la loro storia nella vita quotidiana della società e che siano in grado di selezionare davvero quella classe dirigente che esiste: nel mio partito ci sono donne e uomini che si spaccano la schiena tutti i giorni per i valori di uguaglianza, giustizia e libertà”. “Io credo che il Pd, la sinistra italiana, si debba assumere fino in fondo la responsabilità di quello che sta accadendo e dare una risposta politica, non pensare che ce la caviamo o col moralismo o con le scrollate di spalle. La risposta politica risiede nel fatto che bisogna comprendere che quando le passioni che spingono le persone a fare politica diventano rarefatte si insinuano il cinismo, il rampantismo o la voglia di arricchimento. Allora bisogna riflettere su due questioni: ridare forza alla politica e ridare forza agli strumenti della politica che sappiano costruire gli anticorpi”.


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