“L’articolo 8 di questo decreto stabilisce una modifica della legge 124/2007 sui cosiddetti ‘servizi segreti’ di particolare rilevanza e delicatezza. Non abbiamo presentato un emendamento soppressivo proprio in uno sforzo di condivisione e determinazione bipartisan che dovrebbe riguardare questa tematica. Sottolineo qui però, perché rimanga agli atti, una decisione del governo che indica ora una divisione di rilievo. La legge 124 stabiliva infatti l’esercizio esclusivo della funzione delegata alla sicurezza. Solo nel 2008, con il governo Berlusconi, questa prerogativa è saltata per poi essere ripristinata dal governo Monti. Ora, con questa modifica, il governo della Destra attribuisce al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Mantovano, oltre alle prerogative proprie, una doppia funzione che riguarda l’autorità delegata alla sicurezza, una di vigilanza, supporto e stimolo e la seconda in materia di cybersecurity. E’ opinabile che questa modifica sia stata proposta per decreto, dal momento che la legge 124 fu di iniziativa parlamentare, e anche che ciò sia stato fatto in assenza del Copasir, non ancora istituito, quale sede naturale di confronto delle forze parlamentari su questi temi. Non sono in discussione la fiducia e la stima per le capacità del sottosegretario Mantovano, ma il tema prescinde da una dimensione personale e pone un problema di equilibrio tra le funzioni delle istituzioni. Questo anche perché il sottosegretario Mantovano è entrato nelle sue funzioni di governo da magistrato, riportando in auge in questo modo tutto il tema delle porte girevoli e dell’equilibrio tra i poteri dello Stato”. Lo ha detto in Aula il senatore Enrico Borghi, responsabile nazionale Sicurezza per il Pd.


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