“Ha fatto bene il ministro Delirio a disporre immediatamente una commissione d’indagine sulla tragedia ferroviaria che si è consumata oggi in Puglia. Capire le ragioni e le responsabilità del disastro è il primo imprescindibile dovere che occorre onorare, in primo luogo per il rispetto delle vittime e dei loro familiari”. Lo afferma il senatore del Partito democratico Daniele Borioli.
“Detto questo, però – prosegue Borioli – questo gravissimo incidente non fa che portare una volta di più, e nel modo più drammatico e cruento possibile, alla ribalta il solco enorme che separa l’Italia moderna dei treni veloci, che hanno finalmente accorciato le distanze tra il Nord e una parte del Sud del Paese, e l’Italia che fatica o non ce la fa a tenere il passo: quella dei pendolari, che viaggiano su mezzi obsoleti, sporchi, posti a correre su linee arcaiche e, sappiamo oggi, insicure. Ecco perché, usando un’immagine molto ripetuta in queste settimane, il mondo dei pendolari e dei treni regionali è, soprattutto al Sud ma non solo, la metafora non più accettabile di una ulteriore “periferia”, di un dislivello sociale territoriale che va assolutamente e rapidamente recuperato”.
“C’è ancora poca consapevolezza, nel Paese e nelle sue istituzioni, oltreché nella cultura diffusa – sottolinea Borioli – circa un fatto di sempre più palese concretezza: la questione del trasporto pubblico locale, e del trasporto ferroviario in particolare, non è solo un terreno fondamentale per il recupero di efficienza del sistema economico, ma è ormai organicamente parte della questione sociale e della questione meridionale. Occorre finalmente prenderne coscienza e avviare un piano di investimenti straordinario: una terapia d’urto che faccia compiere un salto di qualità radicale alle pur importanti e lodevoli iniziative già avviate del Governo”, conclude il senatore PD.


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