‘Bene ha fatto Palenzona, al convegno organizzato dal gruppo Pd al Senato, a lanciare la provocazione: ‘se non vogliamo lanciare la sfida competitiva del porto di Genova al porto di Rotterdam, il Terzo Valico è inutile’.
E’ quanto afferma il senatore del Partito democratico Daniele Borioli, componente della Commissione Trasporti e lavori pubblici a Palazzo Madama.
‘Questa dichiarazione, che alcune testate hanno presentato come un’improvvisa conversione del Presidente di AdR al fronte No-Tav – sottolinea Borioli – è in realtà del tutto coerente con la visione che, alla metà degli anni ’90, dalla piccola provincia di Alessandria, portò a formulare un grande disegno di sviluppo, che aveva nel Terzo Valico non il fine in sé, ma l’infrastruttura di servizio a una regione logistica integrata, a cavallo tra Liguria e basso Piemonte. Che fine ha fatto quel disegno? Che portava con sé il recupero funzionale e la valorizzazione di aree enormi e sottoutilizzate, come gli scali ferroviari di Alessandria e Novi S.Bovo? Alle spalle, abbiamo purtroppo anni persi. Dopo l’impulso dato dalle giunte Bresso e Burlando, che portarono alla costituzione della società del retroporto di Alessandria, con la partecipazione delle ferrovie e del porto di Genova, tutto è naufragato nel nulla della stagione di Cota’.
‘Ora, mentre i cantieri del Terzo Valico stanno per partitre – prosegue l’esponente pd – si profilano l’opportunità e insieme la necessità di riprendere quella programmazione. L’avvio dell’iter di adozione del Piano strategico dei porti e della logistica è l’occasione giusta. A patto che tutti gli attori ne siano consapevoli, cominciando dalla Regione Piemonte, che deve tornare ad assumere un ruolo da protagonista in questo processo. Ha regione Palenzona, senza l’ambizione di Genova il Terzo Valico è inutile, ma senza il Terzo Valico e senza le aree retroportuali dell’Alessandrino, il porto di Genova, nel contesto degli scambi globali è destinato a rimanere un porto poco più che secondario’ conclude Borioli.
E’ quanto afferma il senatore del Partito democratico Daniele Borioli, componente della Commissione Trasporti e lavori pubblici a Palazzo Madama.
‘Questa dichiarazione, che alcune testate hanno presentato come un’improvvisa conversione del Presidente di AdR al fronte No-Tav – sottolinea Borioli – è in realtà del tutto coerente con la visione che, alla metà degli anni ’90, dalla piccola provincia di Alessandria, portò a formulare un grande disegno di sviluppo, che aveva nel Terzo Valico non il fine in sé, ma l’infrastruttura di servizio a una regione logistica integrata, a cavallo tra Liguria e basso Piemonte. Che fine ha fatto quel disegno? Che portava con sé il recupero funzionale e la valorizzazione di aree enormi e sottoutilizzate, come gli scali ferroviari di Alessandria e Novi S.Bovo? Alle spalle, abbiamo purtroppo anni persi. Dopo l’impulso dato dalle giunte Bresso e Burlando, che portarono alla costituzione della società del retroporto di Alessandria, con la partecipazione delle ferrovie e del porto di Genova, tutto è naufragato nel nulla della stagione di Cota’.
‘Ora, mentre i cantieri del Terzo Valico stanno per partitre – prosegue l’esponente pd – si profilano l’opportunità e insieme la necessità di riprendere quella programmazione. L’avvio dell’iter di adozione del Piano strategico dei porti e della logistica è l’occasione giusta. A patto che tutti gli attori ne siano consapevoli, cominciando dalla Regione Piemonte, che deve tornare ad assumere un ruolo da protagonista in questo processo. Ha regione Palenzona, senza l’ambizione di Genova il Terzo Valico è inutile, ma senza il Terzo Valico e senza le aree retroportuali dell’Alessandrino, il porto di Genova, nel contesto degli scambi globali è destinato a rimanere un porto poco più che secondario’ conclude Borioli.