‘Le correzioni portate dal maxiemendamento del Governo al “decreto competitività”, nella parte che riguarda le tariffe elettriche per il trasporto ferroviario, producono qualche miglioramento ma non eliminano il rischio di una grave penalizzazione del trasporto merci via ferro’. Lo affermano i senatori Marco Filippi e Daniele Borioli, rispettivamente capogruppo Pd e membro della Commissione Lavori pubblici del Senato.

‘Le modifiche introdotte – sottolineano i senatori – facendo salvo il trasporto merci transfrontaliero, evitano di far ricadere un ulteriore aggravio di trasporto su gomma negli attraversamenti alpini. Dando gradualità pluriennale all’incremento delle tariffe, consente di misurare gli effetti del provvedimento e, si spera, di introdurre gli eventuali correttivi’.

‘Resta il giudizio negativo – continuano i parlamentari PD – su una norma che accentua la “sperequazione competitiva” indotta dalla stessa mano pubblica tra le due diverse modalità di trasporto: la gomma, che oltre ad alcuni vantaggi “naturali” in termini di costo, gode annualmente di consistenti interventi finanziari da parte dello Stato; il ferro, che si vede privato dell’unico sollievo sino ad oggi esistente. E’ auspicabile, quindi, che questo intervento possa essere corretto prima della sua completa messa a regime. E che anche l’Italia proceda rapidamente a dare attuazione a strumenti, come Eurovignette, che a livello europeo puntano a incentivare il traffico merci su rotaia, limitando contestualmente ulteriori espansioni del traffico pesante su strada’.

‘E al di là di questo parziale “passo falso”, inserito in una norma omnibus, che forse per sua natura ha impedito al Governo di misurare tutti gli effetti specifici indotti, è auspicabile che il Ministero dei Trasporti si muova rapidamente per dare a questo settore una disciplina organica e coerente con gli obiettivi dichiarati in sede programmatica’, concludono i senatori Filippi e Borioli.

Ne Parlano