“L’iniziativa promossa da D’Alema e Quagliariello è qualcosa di più di un semplice raduno elettorale al sostegno del No referendario”.
Lo afferma il senatore del Partito democratico Daniele Borioli.
“Gli intenti dichiarati sono quelli di legare in un progetto condiviso quanti si oppongono alla riforma costituzionale approvata dal Parlamento – sottolinea Borioli – gettando le basi per una nuova e diversa riforma, da costruire sulle ceneri della legislatura in corso. Il tasso di velleitarismo agitatorio presente in tale suggestiva fantasia è talmente fiammeggiante da non richiedere né sottolineature né spiegazioni. Pensare che uno scenario del genere possa verificarsi è come raccontarsi che una squadra appena retrocessa in B abbia chances di vincere la Champions. Ciò che impressiona, piuttosto, e merita di essere sottolineato, è la foto di gruppo che emerge dall’incontro. La “meglio gioventù” di una lunga e controversa stagione politica, a cavallo tra prima e seconda Repubblica, espressione di posizioni politiche diverse e tra loro antagoniste, portatrice di alcuni meriti, ma anche di enormi responsabilità per i gravi problemi che oggi vive l’Italia e, ciò che più conta, totalmente incapace negli ultimi trent’anni di dare al Paese quelle riforme istituzionali indispensabili per renderlo più forte, si candida ora a fare in pochi mesi la ‘Grande Riforma’.
“Ciascuno dei protagonisti dell’evento merita individualmente la sua quota proporzionale di rispetto per il servizio reso alla Repubblica – conclude l’esponente pd – ma la credibilità dell’insieme sta a zero. Volendo per un attimo prendere a prestito la caustica ironia di D’Alema, potremmo dire che a contrasto del Partito della Nazione, così alcuni definiscono la strategia del PD, dal Residence di Ripetta si sporge il profilo di un nascente partito della nazione allo sfascio”
Roma, 13 ottobre 2016


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