“L’idea alla quale il Governo sta lavorando con Anci sul tema dell’accoglienza dei migranti è non solo saggia sul piano pragmatico, ma anche densa di contenuti innovativi e positivi nell’approccio anche politico-culturale a una questione tanto delicata”. Lo afferma il senatore del Partito democratico Daniele Borioli.
“Distribuire i migranti anche nei piccoli e piccolissimi centri, naturalmente su base proporzionale agli abitanti – sottolinea l’esponente pd – incentivare con misure di finanza pubblica i Comuni virtuosi, coinvolgere i migranti stessi in un’attività di servizio alla comunità che li accoglie: tutto ciò può determinare un mix positivo in grado di attenuare, se non di sterilizzare del tutto, le tensioni sociali pericolose che il fenomeno determina. Evitando di scaricare solo sulle grandi e medie città il flusso dei migranti, si attenuebbero i fenomeni di addensamento che ne rendono più complicata la gestione e, quindi, più duro l’impatto con i problemi che già di per sé, spesso, turbano la vita urbana. Inoltre, quasi sempre, le piccole dimensioni demografiche dei centri minori si accompagnano alla sopravvivenza di forme di solidarietà comunitaria, più facili da gestire anche perché innestate su una rete di relazioni personali e sociali dirette, più semplici da attivare. Infine, perché la valorizzazione del servizio che i migranti rifugiati possono rendere alla comunità che li accoglie può intercettare in quel caso esigenze concrete che i piccoli comuni con sempre maggiore difficoltà riescono a svolgere attingendo dai propri bilanci. Certo, il processo va adeguatamente incoraggiato dal Governo e dalle Regioni, ma contiene in nuce la possibilità di trasformare nel tempo un fenomeno da molti letto come emergenza in un’occasione di integrazione costruita anche dal basso”.
“La linea coraggiosa e realistica al tempo stesso, esposta oggi da Fassino su “Repubblica”, dice che la disponibilità dei Comuni a lavorare nel senso indicato dal Governo c’è. E questo è un’ottima notizia” conclude Borioli.


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