“Il repentino intervento di Renzi, a smentire ogni ‘vento di crisi’ e a togliere copertura politica a quanti tra i suoi l’avevano irritualmente e goffamente evocata, è certo positivo. Ma non elimina l’esigenza di aprire una stagione nuova per il Pd, meno aggressiva nella gestione dei rapporti interni e nella costruzione delle relazioni con alleati e avversari. L’evocazione di una possibile crisi di governo, accompagnata dalla chiamata in causa del Presidente del Consiglio e, addirittura, del Capo dello Stato, per un incidente parlamentare per quanto grave, oltre a essere clamoroso esempio di sgrammaticatura istituzionale, appartiene a una fase politica sepolta dal 4 dicembre, che ha posto fine alla presunzione di autosufficienza nella quale ci eravamo a lungo cullati. In queste settimane, come sostenitori di Orlando e in coerenza con ciò che il nostro candidato va ripetendo in ogni occasione, abbiamo più volte sottolineato l’esigenza di avviare un confronto vero con le altre forze politiche sulla legge elettorale, mirato ad escludere il ritorno al proporzionale, a superare le candidature bloccate, a garantire l’equilibrio di genere anche al Senato, ma ricercando nel confronto una soluzione il più possibile condivisa. A questa richiesta la risposta arrivata sinora dal quartier generale renziano è stata la preclusione all’avvio di qualsivoglia discussione, anche solo limitata ai gruppi parlamentari democratici. Un errore grave che è auspicabile venga corretto rapidamente nell’interesse del Paese”. Lo dice il senatore orlandiano del Pd Daniele Borioli.


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