‘Prima lavoreremo sui pagamenti alle imprese poi sugli esodati e sull’Iva’
Il senatore Filippo Bubbico, Pd, è uno dei saggi nominati da Giorgio Napolitano per affrontare i più urgenti problemi economico-sociali. Fosse per lui, comincerebbe con il peso esagerato del fisco e con il lavoro che non c`è e che non può essere surrogato dal reddito di cittadinanza («Una forma moderna di assistenzialismo»). Ma non si creda che i saggi troveranno soluzioni miracolistiche. «Si è esagerato nell`ipotizzare che questo gruppo potesse risolvere problemi che solo i partiti e i gruppi parlamentari potranno risolvere con le modalità ordinarie. La politica deve tornare in campo». Bubbico, lei al Senato presiede la commissione speciale che deve esaminare i provvedimenti urgenti del governo Monti.
 «E non è un caso che io, come Giorgetti per la Camera, sia stato chiamato a far parte della commissione del Quirinale. Vedendo le polemiche delle ultime ore, però, è chiaro che è nato un equivoco. Nessuno può pensare di affidare ai saggi ciò che è proprio dei partiti o dei Gruppi parlamentari».
Cosa sarete chiamati a fare?
«Premesso che solo domani (oggi, ndr) avremo modo di salire al Quirinale, io ho desunto che dovremo accompagnare alcune decisioni urgenti e non rinviabili per dare qualche segnale positivo al Paese. Dico ‘accompagnare’ perchè nessuno può pensare che in Italia la democrazia sia sospesa. Il nostro gruppo di lavoro dovrà accompagnare questa fase così complicata in cui coincidono la formazione del governo e la conclusione del settennato di Napolitano».
Dei facílitatori del processo decisionale: si definirebbe così?
 «Qualcosa del genere. È vero che il governo può gestire solo gli affari correnti, ma c`è da considerare la straordinarietà del momento. Il nostro Paese ha bisogno di interventi immediati. Napolitano non allude a un compito di negoziatori del conflitto politico, quanto a un protagonismo che serve a svolgere compiti immediati».
 Ecco, senatore, a proposito di urgenze, vogliamo parlare prima della nuova tassa rifiuti Tares o degli esodati? 
 «Per primo affrontiamo il tema dei pagamenti alle imprese. Il governo ci ha sottoposto un documento di programmazione economico-finanziaria con i nuovi tetti di deficit e noi, intendo la commissione speciale insediata al Senato, martedì licenziamo il documento che ridefinisce i saldi. Ciò consentirà al consiglio dei ministri, mercoledì, di avviare i pagamenti per 20 miliardi di euro nel 2013 e altri 20 nel 2014. Inoltre martedì avremo il provvedimento che corregge le norme della Fornero e dovrebbe risolvere il problema di migliaia di esodati. Ma altre questioni sono anche urgenti. Abbiamo ricevuto il provvedimento che rinvia i termini per la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari e un altro, delicatissimo, su quali cure sostenere con le staminali».
Incombe anche l`aumento dell`Iva. È già innescato, salvo interventi.
«Ritengo che entro il 15 aprile il governo avrà approvato il nuovo documento di economia e finanza che prevederà scenari macroeconomici tali da evitare l`aumento dell`Iva»
Quanto alla Tares?
«Sono d`accordo che vada rinviata. Mi attendo a breve dal governo un qualche provvedimento».
Fin qui la commissione speciale. Ma ci saranno le proposte dei saggi?
«Per come la intendo io, la commissione dei saggi condurrà una sorta di triangolazione tra governo, Parlamento e Quirinale, senza derogare dai procedimenti e dai principi costituzionali».