‘L’accordo sul clima raggiunto stanotte dai capi di Stato e di governo a Bruxelles è una buona notizia che non va data per scontata in un momento di crisi quale l’attuale. Vengono nella sostanza confermate le proposte al 2030 che la Commissione europea aveva avanzato a gennaio di una riduzione obbligatoria del 40% delle emissioni rispetto al 1990, di un obiettivo del 27% di energia da fonti rinnovabili e del 27% di efficienza energetica. L’Unione europea si presenterà dunque alla Conferenza Onu sul clima del 2015 con le carte in regola per continuare da protagonista la battaglia globale contro i cambiamenti climatici e per il progressivo mutamento del modello energetico nei paesi sviluppati. E’ chiaro che, come sempre, sulla carta si poteva fare di più. Ma mai come questa volta è il caso di dire che il meglio è il nemico del bene’. Lo dice il senatore Massimo Caleo, capogruppo del Pd nella Commissione Ambiente. ‘I cambiamenti climatici stanno progredendo molto rapidamente – prosegue Caleo – e di fronte a questa evidenza può essere che gli accordi internazionali non si dimostrino risolutivi. Ma è comunque necessario e giusto che l’Ue continui a perseguire obiettivi ambiziosi perché è solo così che possiamo continuare a contenere le emissioni, a sostenere le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica, promuovendo di fatto il necessario cambiamento di modello energetico. Dobbiamo credere nella Conferenza Onu sul clima del 2015’.

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