‘E’ davvero paradossale che, come senatori della Repubblica, nonostante le ripetute richieste di chiarimento, abbiamo dovuto apprendere dal Presidente degli Stati Uniti Obama quale fosse la natura del carico nucleare che, dopo aver attraversato mezza Italia, è partito dal molo della Spezia il 4 marzo sulla ‘Pacific Egret’ alla volta degli Usa. Si trattava di 74 chili di uranio e plutonio arricchiti, potenzialmente utilizzabili per ordigni, rientrati negli Stati Uniti grazie alla Global Threat Reduction Iniziative, l’iniziativa di riduzione della minaccia globale finalizzata al rientro negli Usa di materiali ‘dual use’, utilizzabili per scopi sia civili, come la ricerca, che militari. Era un’operazione coperta dal segreto, e questo lo comprendiamo, ma dal ministro dell’Ambiente ci sono venute informazioni del tutto inadeguate. E’ per questo che la Commissione Ambiente del Senato ha votato all’unanimità la richiesta di un chiarimento urgente del ministro dell’Ambiente su tutti i profili di questa vicenda, che tanto ha fatto discutere e ha preoccupato a livello locale’. Lo dice il senatore Massimo Caleo, capogruppo del Pd nella Commissione Ambiente.
‘Sulla stampa locale – prosegue Caleo – sono uscite dichiarazioni di esponenti di Sel che, ironizzando sulla vicenda, hanno annunciato che la prossima volta, per sapere la verità, si rivolgeranno direttamente al Presidente degli Stati Uniti, invece che al proprio governo. Senza arrivare a questi eccessi, è chiaro che l’intero ‘mistero’ della nave con carico radioattivo è stato quantomeno gestito male: ci voleva maggiore chiarezza, quella che pretendiamo oggi’.

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