“Le aree naturali protette, oltre a giocare un ruolo di primo piano nella salvaguardia della biodiversità, svolgono funzioni importanti di assorbimento e immagazzinamento della CO2 e per questo vanno valorizzate come ‘casseforti del clima’. Solo in Italia si calcola che nel suolo e nelle foreste dei parchi siano stoccate 460 milioni di tonnellate di carbonio, pari a 4 volte quelle prodotte nel paese ogni anno, un servizio ecosistemico che vale 1 miliardo e 200 milioni all’anno”. Lo dice il senatore del Pd Massimo Caleo, vicepresidente della Commissione Ambiente, che sta partecipando alla COP23 di Bonn, dove è intervenuto proprio sul tema dei parchi.
“L’Ue e l’Italia già fanno molto – prosegue – ma credo che si possa fare di più per attuare l’articolo 5 dell’accordo di Parigi che prevede di rafforzare i bacini di assorbimento dei gas a effetto serra e di proteggere le foreste ai fini della mitigazione del cambiamento climatico. Per questo auspico che nella dichiarazione finale della Cop23 ci sia un riferimento al ruolo decisivo che possono svolgere le foreste e le infrastrutture verdi, quali le aree protette”.


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