“Le senatrici del Pd hanno potuto,
questa mattina, incontrare le parlamentari birmane elette nelle
ultime votazioni legittime e democratiche svoltesi in Myanmar.
Oggi, nel secondo anniversario del colpo di stato attuato dai
militari, che ha determinato una gravissima crisi umanitaria e
alimentare nel paese, su quanto è avvenuto è sceso un assordante
silenzio. Nell’incontro, primo di un impegno di collaborazione
reciproca, abbiamo illustrato il testo della mozione che il
gruppo dem presenterà in queste ore. La mozione chiede al nostro
governo di impegnarsi, nelle sedi internazionali, per la
cessazione della violenza e la liberazione dei prigionieri
politici, ma soprattutto di riconoscere il governo di unità
nazionale di quel paese”. Così la senatrice del Pd, Susanna
Camusso.
“Le parlamentari birmane ci hanno riferito della loro
attività a tutela della salute, dell’istruzione e della
sicurezza nei territori birmani, delle difficoltà derivanti
dalla distruzione delle coltivazioni causata dai bombardamenti
dei militari – continua – Le nostre colleghe chiedono al nostro
paese e all’Europa di attuare sanzioni mirate, l’interruzione
della vendita di armi e carburante ai militari e il sostegno
internazionale. Troppo spesso dopo pochi giorni si spengono i
riflettori su quanto avviene lontano dall’Occidente e cosi è
avvenuto dopo il colpo di stato in Myanmar, nonostante la
tragedia vissuta dalla popolazione di quel paese e i continui
richiami al rispetto della democrazia. Oltre alla mozione che
presenteremo al Senato, come parlamentari del Pd crediamo vi sia
la necessità che anche il Parlamento europeo si impegni per dare
solidarietà e sostegno, attraverso le necessarie misure, al
popolo birmano e alla loro lotta per la democrazia”.


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