“Sul salario minimo si è segnato un risultato: contrariamente a quanto pensava il governo, che
credeva di chiudere con un emendamento la questione e non se ne sarebbe più parlato, mentre si è trovato di fronte
all’opposizione in Parlamento e soprattutto a un giudizio nel
Paese che per la prima volta così esplicitamente viene espresso
anche dai votanti e dai militanti del centrodestra”. Lo ha detto
la senatrice dem Susanna CAMUSSO ai microfoni di Radio Immagina,
la web radio del Pd.
“Sembra chiarissimo che il governo non sa cosa fare, ora sta
cercando di prendere tempo forse per arrivare alla sessione di
bilancio che renderebbe impossibile trattare il tema. Il Pd ha
solo un’opzione: sostenere la sua proposta, quella condivisa con
le altre opposizioni, farlo nel Paese, nell’estate militante,
nelle Feste, in ogni mobilitazione continuando ad affermare la
verità; che il tema dei salari è la grande emergenza di questo
Paese, e nulla è più importante che affrontare il tema
dell’emergenza salariale”.
“La discussione sul reddito universale va fatta seriamente: in un momento di così grandi disuguaglianze credo sia necessario guardare a chi è più in difficoltà, costruendo soluzioni per chi non ce la fa più che dare a tutti le stesse opportunità”.
“È un discorso complesso, ma va affrontato con serietà, soprattutto ora che il governo ha cancellato la sola misura universale che avevamo contro la povertà, cioè il reddito di cittadinanza, sostituendola con una misura selettiva che non è sufficiente a dare le risposte necessarie”, ha concluso Camusso.
Il giorno dopo il voto in Senato del dl
alluvione, per il Pd “manca sia il presto che il bene” nei passi
del Governo Meloni. Ma c’è anche altro: c’è, nel voto di ieri e
nei toni della discussione in aula, “e mi riferisco soprattutto
agli interventi di Fratelli d’Italia, questa idea di rancore” per
cui in ballo “non ci sono persone, ma solo una partita di
rapporti politici come se fosse più importante dire che la colpa”
di quanto è successo è “del Pd”, dimenticando che si sta parlando
di tantissime persone che alle prese con una “tragedia”. E’
quello che ha “sorpreso e molto colpito” la senatrice dem ed ex
numero uno della Cgil, Susanna Camusso, che punta il dito contro
l’idea, del centrodestra, per cui si aiuta “in ragione di come ha
votato quella zona territoriale nel tempo, cose pensavo fossero
scomparse della politica; pensavo che si avesse rispetto anche
delle scelte degli elettori in tutte le occasioni, vale per il
Governo” nazionale come per quello “territoriale (la Regione, in
questo caso guidata dal Stefano Bonaccini, ndr) e per il Comune”.
Inoltre, questa idea di voto secondo rancore, “è l’altra
parte della faccia della negazione del cambiamento climatico,
cioè: trovo un colpevole di breve periodo rispetto a processi che
sono molto più complessi”, e così, continua Camusso parlando a
Radio immagina, “non ho bisogno di dire che c’è tema, che c’è il
cambiamento climatico, ma posso raccontare che ci sono colpe del
questo o quello nel governo procedente e dare così l’illusione
che che non avremo altri problemi”, ma, annota la senatrice Pd,
il maltempo di luglio ha già dimostrato il contrario. E quindi
anche qui c’è “una gigantesca miopia” del centrodestra fatto di
“patrioti che si riempiono di parole”, ma alla fine sono “un
Governo bramoso di potere ma del tutto disinteressato delle
condizioni effettive del paese”.


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