“Innanzitutto do un su suggerimento al governo, cambi i titoli ai decreti che emana, in particolare a questo che in teoria dovrebbe rilanciare l’economia delle aree del Mezzogiorno, ma che pur guardandolo da tutti i versanti non fa altro che sottrarre potestà e opportunità alle Regioni meridionali per accentrarle a Palazzo Chigi. Questa destra ha una specie di ossessione: quella che un pericoloso nemico con chissà quale finalità possa sottrarre potere al governo. Per questo vittimismo diffuso finisce per accentrare il controllo della gestione di tutte le risorse”. Lo ha detto in Aula la senatrice del Pd Susanna Camusso a proposito del decreto Sud.
“Di fronte a un decreto – ha proseguito Camusso – che si occupa di riorganizzare i poteri centrali del governo a Palazzo Chigi e di centralizzare tutto, nessuna informazione viene data sugli obiettivi che si vuole porre, non c’è una parola che dica in quale direzione, quali siano le priorità che si pone per il Sud. E perché c’è bisogno di sottrarre alle Regioni anche le risorse del Fsc, come è stato fatto con quelle del Pnrr? La scelta della Zes unica è poi incomprensibile. Se metà del Paese diventa Zes, cosa accadrà? Quali sono i criteri e i parametri per la nuova Zes? Diventano criteri di tutte le regioni d’Italia? Si creerà un imbuto in quel di Palazzo Chigi e invece di lavorare per l’attrattività degli investimenti nel Mezzogiorno si sarà realizzata l’operazione opposta. Contrapporre la questione settentrionale a quella meridionale, come ha fatto certa destra senza alcuna visione di unità nazionale, è stato un grave danno per il Paese”.


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