La precettazione a cui è ricorso il ministro Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini “la giudico molto male, nel senso che finora eravamo un paese in cui la Costituzione sul diritto di sciopero era sempre stata rispettata e riconosciuta e, invece ci siamo trovati di fronte a un ministro che ad ogni costo ha voluto aprire una contrapposizione sulla concezione dello sciopero generale e quindi in realtà è un vero e proprio attacco alla democrazia”. E’ il commento di Susanna Camusso, senatrice del gruppo PD-Idp e già segretaria della Cgil, intervistata durante la trasmissione ‘Immagini’ ai microfoni di Radio 24. Un attacco spiega Camusso “perché non mi dimentico mai che è un classico delle dittature intervenire contro gli scioperi e la libertà di organizzazione da parte dei lavoratori”. “E per fare questo – ribatte – ha indotto la commissione di garanzia a fare una interpretazione che non ha nessun riscontro nella nostra storia, non esiste nessun riferimento che possa pretendere che è generale solo lo sciopero che avviene contemporaneamente nella stessa giornata. Nella mia stessa esperienza – aggiunge – ci sono state occasioni in cui abbiamo proclamato scioperi generali articolati per regioni anche in giorni diversi”. La commissione “ha determinato un’ordinanza che le stesse organizzazioni sindacali hanno detto che impugneranno, credo giustamente, che risuonava troppo delle parole del ministro e non rispettose dei lavoratori” ha sottolineato Camusso.


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