“L’ultimo rapporto mondiale dell’ILO mette nero su bianco che l’Italia è il Paese del G20 con i salari più bassi. Questo significa che nel nostro Paese il lavoro è povero e mal retribuito, situazione che peggiora ulteriormente se si è una donna o un migrante: il divario salariale di genere è tra i peggiori d’Europa, le donne guadagnano il 9,2% in meno degli uomini, mentre i lavoratori migranti sono retribuiti il 26% in meno rispetto ai colleghi italiani”. Lo dichiara la senatrice del PD Susanna Camusso.
“Di fronte a questo disastro – aggiunge – il Governo Meloni risponde affossando il salario minimo, non rinnovando i contratti e negando nel pubblico impiego il pieno recupero dell’inflazione perduta. E la maggioranza non si smentisce nemmeno in Senato, dove la Decima Commissione, che dovrebbe occuparsi di migliorare le condizioni del lavoro, sembra avere altre priorità e discute di tutt’altro. Dopotutto, smantellare il Servizio Sanitario Nazionale e litigare tra loro deve sembrare più urgente che garantire ai cittadini uno stipendio dignitoso”.


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