“E’ un dovere democratico tutelare tutti gli operatori del settore della comunicazione e garantire la liberà di informazione, garantendo quei giornalisti più esposti, i cronisti locali, e quelli di inchiesta spesso oggetto di minacce e di atti intimidatori”. Lo dichiara la senatrice del Pd Susanna Camusso, Commissaria del Pd a Caserta, prima firmataria di una interrogazione al Ministro dell’Interno, sottoscritta da numerosi senatori del Gruppo Pd a Palazzo Madama.

“A causa della diffusione della brucellosi bufalina e dell’inefficacia delle procedure stabilite per eradicarla, da troppo tempo – sottolinea Camusso – gli allevatori italiani pagano caro il prezzo di questa crisi e del suo aggravarsi: abbattimenti indiscriminati, produzione in calo e circa 5000 posti di lavoro persi nella provincia di Caserta. Proprio su questo argomento, la trasmissione Far West ha mandato in onda su Rai3 un servizio con le testimonianze di allevatori che hanno praticato lo sciopero della fame per denunciare l’immobilismo del Governo nel contrasto dell’emergenza che sta affliggendo la filiera produttiva della bufalina campana. Fra le tante testimonianze, Far West ha trasmesso l’intervista di un giornalista che non mostra il volto e si deforma la voce, costretto ad utilizzare lo pseudonimo ‘Sergio Olmo’ a causa del clima intimidatorio che si è determinato fin dall’inizio delle sue inchieste sulla crisi degli allevamenti bufalini nel casertano”. “Si chiede pertanto al Ministro dell’Interno – prosegue Camusso – quali misure intenda impiegare per garantire la sicurezza e l’indipendenza dei giornalisti casertani impegnati nell’inchiesta sulla brucellosi bufalina. Voglio ricordare che secondo i dati rilasciati nell’indice annuale sulla libertà di stampa mondiale prodotto da Reporter Senza Frontiere (RSF), l’Italia ha subito un crollo di ben cinque posizioni, dal 41° al 46° posto e che – conclude la parlamentare dem – sempre secondo RSF il sistema mediatico italiano continua ad essere minacciato dalle organizzazioni mafiose, soprattutto nel sud del Paese, nonché da vari piccoli gruppi estremisti violenti”.


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