“Quando si cerca giustamente di fare trattati e discussioni con altri Paesi, si devono mettere al primo posto i diritti umani, non si può credere a un vero riformismo da parte del nuovo presidente iraniano quando si pensa di usare questa parola solo per coprire nuove violenze e nuovo terrore. Tutti noi dobbiamo dunque pronunciare il nome di Sharife Mohammadi per dire tutti insieme che vogliamo che non sia condannata a morte né lei né tutti gli altri prigionieri in Iran colpevoli solo di volere la democrazia per quel Paese”. Lo ha detto in aula la senatrice del Pd Susanna Camusso a proposito dell’annuncio della condanna alla pena capitale per l’attivista sindacale Sharife Mohammadi da parte delle autorità iraniane.
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