“È difficile esprimersi su un decreto che, sebbene sia stato definito fondamentale dalla maggioranza, è giunto in aula senza relatore e praticamente senza discussione, tanto da non capire bene di cosa si tratti”. Lo ha detto in Aula riguardo al dl sulla PS, in dichiarazione di voto a nome del suo Gruppo, la senatrice del Pd Susanna Camusso, aggiungendo: “Eppure si parla di un tema, quello della pubblica amministrazione, che interessa particolarmente i cittadini e che la maggioranza invece pare saper affrontare solo a colpi di decreto, visto che con questo siamo al terzo provvedimento in meno di due anni”.
“Continuare ad evocare l’emergenza – ha proseguito la parlamentare dem – è una scelta deliberata. Il tutto per compiere un’operazione di grande clientela e per occupare ogni spazio. Finalmente vi siete accorti che c’è un problema di precariato nella PA. Di risorse che vengono usate male. E avete dovuto riconoscere che bisogna fare i concorsi. Ma li avete resi variabili, in alcuni casi difficili, in altri più facili. La verità è che anni e anni di tagli sulla pubblica amministrazione, di blocco delle assunzioni e di difficoltà delle amministrazioni richiedono la capacità di pensare a una pubblica amministrazione più vicina ai cittadini, che dia ai cittadini e alle imprese la possibilità di interloquire con lei. Ma questo lo si fa – ha detto ancora la senatrice Pd – avendo un’idea organica di riforma, affrontando i problemi strutturali, esattamente il contrario di quello che si fa con i decreti, con la logica cioè delle emergenze, dell’urgenza, della nomina dei commissari. Il Pd lotta per il salario minimo e la destra risponde che la contrattazione è lo strumento fondamentale. Ebbene, questo provvedimento è una sequenza di interventi che favoriscono differenze che negano proprio la funzione del contratto nazionale di lavoro. Si dice che bisogna qualificare attraverso il merito. Ma come? Favorendo, come prevede il decreto, le figure apicali e svilendo i concorsi? Questo è l’opposto di un sistema contrattuale e per questo voteremo contro”, ha concluso Camusso.