“Più si destruttura il lavoro e i suoi diritti più si riduce la sicurezza: i lavoratori di fronte alle condizioni di necessità si trovano costretti a dover rinunciare alla sicurezza. Il lavoro è insicuro soprattutto perché non si investe in termini di prevenzione. Ecco quindi che il testo che ci accingiamo ad approvare contiene l’idea, che ritengo fondamentale, che esiste una trasversalità tra gli elementi che riguardano la condizione di lavoro. Accanto a questo dobbiamo dedicare anche grande attenzione al tema del lavoro minorile. Non abbiamo nessuna rilevazione statistica in proposito, ma nel 2021 i consulenti del lavoro indicavano che 2,4 milioni di persone avevano cominciato a lavorare prima dei sedici anni. Nel 2019 l’ispettorato del lavoro riportava durante le sue ispezioni 243 casi di illeceità dal punto di vista dell’età e 127 nel 2020. Dopo non abbiamo più dati. E’ uno dei fenomeni a cui potrebbe dedicarsi la commissione di indagine se si cominciasse a rilevare statisticamente questo fenomeno. Nessun lavoro può chiedere alle persone di perdere la salute o la vita eppure c’è una strage che si ripete di anno in anno. Il dato del 2022, l’ultimo disponibile, riporta che gli infortuni sono stati 697.763 e sono aumentati del 25,7% rispetto al 2021 mentre Gli incidenti mortali sono stati 1090, più di tre al giorno. Ogni anno abbiamo incidenti che si ripetono negli stessi settori e con le stesse caratteristiche e ciò accade da 50 60 anni. Nel 2021 ad esempio gli infortuni femminili sono cresciuti del 42,9% mentre aumentano, in generale, per uomini e donne gli infortuni in itinere. Si corre troppo e ci si sposta troppo per raggiungere il lavoro, dunque viene meno la sicurezza. Per questo dobbiamo sconfiggere l’idea che la sicurezza sia un costo e non un investimento. Uno dei migliori compiti che può essere affidato ad un’aula parlamentare e una delle migliori espressioni di potestà legislativa alla quale possiamo ambire, è quello di rendere il lavoro una certezza per le persone, per la qualità della loro vita e di poter tornare a casa la sera”. Così la senatrice Susanna Camusso in sede di dichiarazione di voto a nome del Pd sull’istituzione della Commissione di inchiesta del Senato sulle condizioni di lavoro in Italia.


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