“Mentre il Governo si autocelebra e concentra gli sforzi nel delegittimare gli strumenti democratici, fuori da Palazzo Chigi crescono frustrazione e disagio sociale. A certificarlo, oggi, sono due voci autorevoli: Confcommercio e la Fondazione GIMBE. L’indagine Confcommercio-Censis mostra un quadro inequivocabile: gli italiani sono sempre più pessimisti. Il saldo ottimisti/pessimisti sul futuro è crollato di oltre 5 punti rispetto a un anno fa, e le preoccupazioni si concentrano sulla salute (24,9%) e sulla paura di non avere risorse economiche adeguate (23,9%). Dietro questi numeri si cela un messaggio chiaro: i cittadini temono di non poter contare su un servizio sanitario pubblico e di erosione del proprio potere d’acquisto. E non è solo una percezione. A dimostrarlo, con altrettanta chiarezza, è l’analisi della Fondazione GIMBE: a un anno dall’entrata in vigore del tanto decantato decreto sulle liste d’attesa, tre decreti attuativi su sei sono ancora fermi al palo. Uno è scaduto da oltre nove mesi. Gli altri sembrano scomparsi nel vuoto normativo di un Governo che promette efficienza ma consegna stallo, scontri istituzionali e piattaforme digitali mai decollate, confermando l’incapacità o la mancata volontà di affrontare con serietà l’emergenza del SSN. Aspettiamo la prossima trovata mediatica dell’esecutivo, buona forse per un titolo ma inutile per i cittadini. Perché mentre il Governo recita, il Paese aspetta, si ammala e non ha un salario dignitoso”. Così in una nota la senatrice del Pd Susanna Camusso componente Commissione Affari sociali.


Ne Parlano