”Siamo davanti ad un provvedimento estremamente importante, in quanto questa legge delega è una delle leggi abilitanti del PNRR. Al centro c’è il tema della non autosufficienza. C’è bisogno di costruire un sistema sociosanitario inclusivo, alla luce del fatto che a fronte dell’aumento dell’aspettativa di vita non c’è un aumento della qualità della vita. Anzi. E più aumenta l’aspettativa di vita e più ci sono problemi di autosufficienza. E il Covid ci ha dimostrato che la soluzione dell’inserimento degli anziani nelle strutture sanitarie non funziona, perché quella non è la strada dell’inclusione ma casomai dell’esclusione. Ed in ogni caso la capienza delle strutture è insufficiente, circa 300mila ospitati, rispetto al numero degli anziani non totalmente autosufficienti nel nostro paese, che sono oltre 6 milioni. Ci sono milioni di anziani che sono o in solitudine o totalmente a carico delle famiglie. Questi numeri ci dicono che dobbiamo costruire un sistema universale nazionale che protegga. Per questo siamo preoccupati dal progetto di autonomia differenziata: in quel progetto i territori che hanno più risorse continueranno ad averne e quelli che ne hanno poche staranno ancora peggio. Con quel progetto il rischio è quello della marginalizzazione delle fasce più deboli, e gli anziani lo sono. In questa legge delega ci sono molti aspetti positivi che vanno però sostenuto da risorse e da una idea universalistica. Altrimenti siamo alle parole. La questione della progressività delle prestazioni è centrale: solo così si potrà essere davvero inclusivi e flessibili nel rispondere alle esigenze. Ma per questo servono nuove risorse, se no ci prendiamo in giro. Se la legge si limiterà solo ad un riordino e ad una razionalizzazione dell’esistente non raggiungeremo l’obiettivo. La maggioranza ha detto no ai nostri emendamenti. Ma così rischiamo di costruire un sistema che isolerà ed escluderà gli anziani, perché toglierà ancora di più a chi ha già poco”. Così la senatrice Susanna Camusso nel suo intervento in aula sul ddl anziani.


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