“Il Protocollo per “l’adozione delle misure di contenimento dei rischi lavorativi legati alle emergenze climatiche”, appena firmato con il Governo e fortemente voluto dai sindacati, rappresenta uno strumento importante di tutela per lavoratori e lavoratrici grazie all’introduzione di misure concrete e piani di sicurezza, anche per appalti e lavoro stagionale. Tuttavia, non è sufficiente. Il protocollo caldo deve diventare il punto di partenza per una normativa organica e urgente, capace di superare la frammentazione delle iniziative locali e garantire regole chiare e uniformi. L’emergenza caldo non è un evento imprevedibile, ma la conseguenza dell’innegabile cambiamento climatico che ci impone di superare l’approccio emergenziale e di adottare misure preventive strutturali a tutela della salute dei lavoratori. Non possiamo più rincorrere le tragedie solo dopo che si sono verificate: serve una legge strutturale”. Lo ribadisce la senatrice Susanna Camusso, vicepresidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro.
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