“Solo pochi giorni fa il Governo, per il tramite della ministra Calderone, ha celebrato risultati immaginari sulla sicurezza sul lavoro. Ma la realtà è impietosa: nelle ultime 24 ore si contano ancora altre due nuove vittime. Il numero dei morti aumenta, e gli annunci servono a ben poco. A conferma della gravità della situazione arriva l’ultima relazione della Corte dei Conti sull’attività dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, che denuncia con chiarezza ciò che ripetiamo da tempo: servono azioni concrete, risorse e investimenti reali nella prevenzione, nel personale e nella digitalizzazione dell’attività ispettiva.
Secondo la Corte, a causa della cronica carenza di personale, circa 900 ispettori ordinari – sovraccaricati da compiti amministrativi – non svolgono o svolgono solo parzialmente i controlli sul campo. Un dato che parla da solo, e che dovrebbe bastare, almeno al Governo, per smettere con la propaganda e affrontare il problema con serietà.
Ci auguriamo che almeno i dati autorevoli della Corte trovino ascolto. Se anche la Corte dei conti diventa scomoda, che si fa? Si commissaria pure quella?” lo dichiara la senatrice del Pd Susanna Camusso.


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