Susanna Camusso è a dir poco arrabbiata. «Non dovevo fidarmi di Panzeri. Quello che leggo sui giornali delle sue ricostruzioni di presunti finanziamenti del Qatar per sostenere la mia elezione a segretario del sindacato mondiale è falso». Siamo nel 2018 e Camusso, oggi senatrice del Pd ma allora leader della Cgil, era in corsa per l`elezione al vertice dell’Ituc (International Trade Union Confederation). Corsa che si concluse a dicembre di quello stesso anno al congresso di Copenaghen con una sconfitta: risultò rieletta, sia pure di un soffio, l`australiana Sharan Burrow. Panzeri, che aveva condiviso un bel pezzo di strada nella Cgil con la stessa Camusso, era, nel 2018, parlamentare europeo per il Pd e presidente della commissione diritti umani del Parlamento di Strasburgo. «Era normale che avessimo contatti – racconta Camusso – quindi non mi ha stupito che si offrisse di sostenere, come ha fatto, la mia candidatura all`Ituc. Un giorno, mi disse che c`era una persona che si occupava di diritti umani in Qatar che voleva conoscermi. Così, quando si presentò l`occasione perché mi trovavo a Bruxelles per riunioni sindacali, Panzeri venne con questo signore, il cui nome non mi diceva nulla, che io appunto pensavo – anche perché così mi aveva detto lo stesso Panzeri – fosse un attivista dei diritti umani in Qatar, un Paese dove non ci sono sindacati e quindi si cerca di avere contatti con associazioni limitrofe, che possono preparare il terreno all`affermarsi dei diritti sindacali. Ora invece apprendo, dai giornali, che era un membro del governo del Qatar. Parlammo dei programmi che avevo per la guida del sindacato mondiale e tra l`altro gli dissi anche del mio impegno e della Cgil nella campagna internazionale per la sicurezza sul lavoro nel suo Paese, impegnato nella realizzazione dei mondiali di calcio. Tutto qui. Non abbiamo assolutamente parlato di finanziamenti, né di sostegno al governo del Qatar, non ci siamo più rivisti e per me la cosa è finita lì». Anche con Panzeri, dice Camusso, non si riparlò più di quell`incontro. «È tutto così surreale che non so cosa pensare, se non che ho sbagliato fidarmi di Panzeri che aveva evidentemente altri fini».


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