“Cambiano le competenze territoriali e saranno a rischio le misure di prevenzione contro il clan dei Casalesi e la mafia della provincia di Trapani. Sarà questo il drammatico effetto di una nuova norma del codice antimafia che, in deroga alla norma generale che attribuisce il potere di decidere sequestri e confische ai tribunali distrettuali, salva quelli di Santa Maria Capua Vetere e Trapani, dove già esistono da anni le sezioni specializzate, ma relativamente ai soli residenti nel circondario e non nella provincia”. Lo rende noto la senatrice del Pd Rosaria Capacchione.
“L’effetto perverso, non voluto ma prodotto dallo “spacchettamento” degli stessi circondari in seguito alla riforma della geografia giudiziaria – spiega – è che le due sedi giudiziarie, già dotate di organici e strutture adeguati, si vedrebbero sottrarre la competenza a decidere sulle organizzazioni criminali del territorio; competenza che resterebbe in capo ai tribunali di Napoli e Palermo, già gravati da centinaia di provvedimenti e in costante affanno per il sovraccarico di lavoro. Per rimediare alla Camera è stato presentato un emendamento alla legge di Bilancio che, per ora, non ha però superato il primo vaglio di ammissibilità. Ricorso è stato presentato dalla prima firmataria, Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia alla Camera, dopo una nota allarmata inviata dal Csm al ministro della Giustizia. Allarme al quale si aggiunge anche il mio, nell’auspicio che nel momento in cui il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, durante l’audizione in commissione Antimafia, denuncia la presenza ancora strutturata e pericolosa del clan dei Casalesi, un cavillo non fermi – questa volta per sempre – l’attività di contrasto a camorra e mafia in aree particolarmente delicate del Paese. In ogni caso è già pronto un mio disegno di legge che va nella stessa direzione dell’emendamento e che potrebbe essere approvato in tempi rapidissimi”.