“Leggiamo con stupore che la collega capogruppo del M5S Paola Nugnes ha descritto come un ‘inutile teatrino mediatico’, in modo del tutto falso e dunque inaccettabile, l’audizione avvenuta in Commissione nella serata di martedì 2 agosto del presidente di Ama Fortini. Sono parole gravi, incoerenti se non schizofreniche, visto che la decisione di audire con urgenza Fortini è stata assunta all’unanimità, con il voto della collega Nugnes in ufficio di presidenza”. Lo dicono capigruppo in Commissione Ecomafie Laura Puppato (Pd), Renata Polverini (Fi), Paolo Arrigoni (Lega), Filiberto Zaratti (Sel), Giuseppe Compagnone (Ala), Alberto Orellana (Autonomie), Andrea Augello (Consrvatori e riformisti).
“Oltretutto Fortini – proseguono i parlamentari – sarebbe decaduto dopo 2 giorni da presidente Ama. Forse che quell’urgenza nel conoscere la verità e quella trasparenza sempre auspicata dal M5s non valgono più quando si tratta di argomenti che riguardano una città oggi amministrata dal proprio gruppo politico? Grave, due pesi e due misure sono inaccettabili soprattutto all’interno di una commissione d’inchiesta per sua natura neutra, rigorosa e severa come dev’essere per non perdere il proprio ruolo fondamentale di arbitro e la propria funzione di indagine e monitoraggio. Ciò che è emerso in oltre 4 ore di audizione con numerosissime richieste di chiarimenti, anche da parte della stessa collega Nugnes, pensiamo possa essere valutato con un po’ di serenità e senza pregiudizi, magari completando le indagini e ascoltando anche le altre parti. Non spetta a noi un giudizio ora, ma certo non si può definire ne’ inutile ne’ privo di qualunque rilievo ciò che è stato comunicato da Fortini, persino in forma ‘riservata’ e dunque non pubblicato. Ma soprattutto risulta assolutamente inventata, perciò violenta e disdicevole e dunque respinta al mittente, la serie di accuse contro il presidente Bratti, con la necessità di chiarimenti in un prossimo ufficio di presidenza”.


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