‘La lettera anonima a Patrizia Stefani è un fatto molto grave che arriva dopo una serie di episodi di intolleranza e attacchi omofobi verificatisi negli ultimi mesi a Perugia e puntualmente segnalati dall’Arcigay, un’escalation pericolosa che avrebbe richiesto un presa di posizione chiara e inequivocabile di condanna da parte di chi governa la città’. Lo afferma la senatrice del Pd Valeria Cardinali, eletta in Umbria, in merito alla lettera anonima con minacce di morte recapitata nei giorni scorsi alla co-presidente dell’associazione Omphalos Arcigay Arcilesbica di Perugia, Patrizia Stefani.
‘Anche nel dissenso, non si era mai assistito ad attacchi così violenti e minacce personali. Il Comune di Perugia – ha continuato Cardinali – ha sempre lavorato negli anni per il riconoscimento dei diritti civili e per l’affermazione di una cultura del rispetto delle differenze che non deve interrompersi. Sarebbe un passo indietro inaccettabile per qualsiasi comunità, è un fatto di civiltà, non di colore politico. Esprimo ferma condanna per un atto così grave e piena solidarietà a Patrizia Stefani. Conosco personalmente Patrizia da anni e ho sempre apprezzato non solo l’importante attività svolta nell’associazione, ma anche la serietà e la competenza con la quale svolge la sua professione lavorativa. Sono anche convinta che quanto accaduto non la fermerà nella sua battaglia per il riconoscimento dei diritti civili. In Parlamento faremo la nostra parte con l’approvazione della legge sulle unioni civili e ritengo molto importante anche il contributo che darà la legge contro l’omofobia che è in discussione nel consiglio regionale dell’Umbria. Auspico – conclude la senatrice del Pd – che la Questura riesca ad individuare gli autori della lettera e che la città, a partire dal sindaco Andrea Romizi, condanni con fermezza questo gesto che mi auguro resti un brutto episodio isolato’.

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