“Siamo in guerra, e’ un dato di fatto. Dobbiamo creare la pace con la deterrenza, non con le bandiere. Non possiamo dare l’impressione a Putin di essere disarmati, sa come intimorirci e quanta debolezza abbiamo”. Cosi’ Pier Ferdinando Casini agli Stati generali della Ripartenza in corso a Bologna, all’interno del panel ‘L’Italia e il Mediterraneo: per una ripartenza?’. “Sono contento per quello che sta facendo la premier MELONI – aggiunge – come ha fatto DRAGHI e come sta facendo il PD: stiamo sostenendo sull’Ucraina su una linea di tenuta”.
Casini, nel Mediterraneo non contiamo nulla,la prova e’ la Libia “Non contiamo nulla nel Mediterraneo e, se continuiamo cosi’, conteremo ancora meno. Sono d’accordo con la MELONI, ma se pensiamo a cosa capita in Libia, di fronte a noi, abbiamo la prova provata della nostra inconsistenza. Parlo di inconsistenza europea”. Cosi’ il senatore Pier Ferdinando Casini di Centristi per l’Europa, gia’ presidente della 3 Commissione Affari esteri del Senato, intervenendo agli Stati generali della ripartenza in corso a Bologna, all’interno del panel ‘L’Italia e il Mediterraneo: per una ripartenza?’ “Gli americani se ne sono andati, come diceva una certa sinistra con lo slogan ‘Yankee go home’ – prosegue Casini -, hanno lasciato un vuoto che non siamo in grado di colmare. Il punto vero e’ che, nel Mediterraneo, ci giochiamo la possibilita’ di essere protagonisti”.
Casini: bene tenuta linea Italia da Meloni Draghi e Pd
“Sono contento per quello che sta facendo la MELONI, come ha fatto DRAGHI, come sta facendo il PD e cioè stiamo sostenendo sull’Ucraina una linea di tenuta”. Lo ha affermato Pier Ferdinando Casini – senatore ed ex Presidente della Camera- nel suo intervento all’interno del panel “L’Italia e il Mediterraneo: per una ripartenza” alla seconda e ultima giornata degli Stati generali della ripartenza a Bologna “Non contiamo nulla nel Mediterraneo e se continuiamo così – ha dettoancira Casini- conteremo ancora meno, sono d’accordo con la MELONI ma se pensiamo a cosa capita in Libia di fronte a noi, abbiamo la prova provata della nostra inconsistenza. Parlo di inconsistenza europea. Gli americani se se sono andati, come diceva una certa sinistra con lo slogan Yankee go home, hanno lasciato un vuoto che non siamo in grado di colmare. Il punto vero è che nel Mediterrano ci giochiamo la possibilità di essere protagonisti”. “Come ha detto Marcon in un mondo di carnivori non possiamo essere unici erbivori, lo avevo già detto io. Il piano Mattei va fatto a livello europeo, va riempito di risorse che non abbiamo, come sarebbe necessario avere” ha aggiunto.