“Vorrei rivolgere un saluto a Silvio Berlusconi, una figura molto importante e non solo per la citta’ di Milano. Una personalita’ che ha legato la sua vita a quella di tutti noi, tra i quali me. A volte abbiamo litigato, ma sempre con un rapporto molto bello sul piano personale. La politica non deve coltivare nemici, ma grande rispetto per tutti quando si e’ d’accordo e quando no. Diffidate dei politici che si prendono troppo sul serio”. Lo ha il senatore del PD Pier Ferdinando Casini, durante la presentazione del suo libro “C’era una volta la politica” al Teatro Parenti di Milano, dedicando un pensiero all’ex premier Silvio Berlusconi, ricoverato da prima di Pasqua all’ospedale San Raffaele di Milano.
Il 25 aprile “e’ una festa che dovrebbe essere, secondo me, di memoria condivisa perche’ siamo in una Repubblica nata sulla lotta antifascista e fondata su una costituzione che ha dei valori di riferimento. Non credo che serva dividerci sul passato, serve coltivate quegli elementi che in questi anni ci hanno consentito di andare avanti insieme rispettandoci. Non bisogna chiedere la metamorfosi delle idee”. Lo ha detto il senatore del PD Pier Ferdinando Casini, a margine della presentazione del suo libro “C’era una volta la politica” al Teatro Parenti di Milano e, rispondendo a chi gli ha chiesto se Ignazio La Russa dovrebbe festeggiare il 25 aprile ha affermato “Io non do lezioni a nessuno, chiedetelo a lui”. Riferendosi poi alla polemica nata dopo le parole del presidente del Senato Ignazio La Russa, presente alla presentazione del libro insieme al sindaco Giuseppe Sala, su Via Rasella Casini ha rilevato di aver “colto in La Russa una grande onesta’ quando, dopo la polemica che era scaturita, si e’ scusato. Non e’ da poco per un uomo delle istituzioni avere anche l’umilta’ di scusarsi. Questo fa parte di un passaggio di onesta’ politica molto importante”.
“Al sindaco di Milano, Giuseppe Sala, voglio dire solo una cosa, il suo profilo è molto importante per chi ritiene che il centrosinistra debba stare nelle piazze ma anche misurarsi con i problemi veri del GOVERNO e sporcarsi le mani con scelte impopolari”.


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